2025-01-20T15:17:17
IDI e CupSolidale: nuova collaborazione per semplificare le prenotazioni
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L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI IRCCS) ha avviato una collaborazione con CupSolidale, una piattaforma digitale progettata per semplificare la prenotazione di visite mediche ed esami diagnostici. Questa iniziativa punta a migliorare l’esperienza dei pazienti, garantendo maggiore trasparenza e accesso facilitato ai servizi sanitari dell’IDI IRCCS in Tariffa Amica.

 

Un accordo a vantaggio dei pazienti

Grazie a questa partnership, i pazienti potranno accedere ai servizi dell’IDI IRCCS in Tariffa Amica anche tramite il portale CupSolidale.
La Tariffa Amica, pensata per offrire prestazioni di alta qualità a prezzi più sostenibili, rende più accessibili numerosi esami diagnostici e visite specialistiche.
CupSolidale rende i costi delle prestazioni immediatamente visibili, favorendo una valutazione e pianificazione consapevole in base alle proprie esigenze.

 

 

Cos’è CupSolidale e come funziona

CupSolidale è una piattaforma online che consente di:
  • Consultare la disponibilità delle prestazioni in tempo reale.
  • Prenotare e gestire gli appuntamenti online.
  • Ricevere notifiche e promemoria per gli appuntamenti.

 

Questa soluzione tecnologica si integra con la missione dell’IDI IRCCS di semplificare l’accesso ai servizi sanitari.
Prenotare tramite CupSolidale è semplice:
  1. Accesso al portale: i pazienti possono accedere al sito di CupSolidale da qualsiasi dispositivo.
  2. Ricerca della prestazione: utilizzando i filtri, è possibile trovare la prestazione desiderata presso l’IDI, consultando i relativi costi e disponibilità.
  3. Selezione e prenotazione: una volta scelta la prestazione, si può prenotare selezionando data e ora.
  4. Conferma immediata: il sistema invia una conferma con i dettagli dell’appuntamento.

 

Vantaggi per i pazienti

I principali benefici di questa collaborazione includono:
  • Accesso facilitato: prenotazioni rapide e trasparenti in Tariffa Amica.
  • Riduzione dei tempi di attesa: disponibilità immediata per scegliere l’appuntamento più comodo.
  • Trasparenza economica: costi confrontabili direttamente online.
  • Comodità: gestione degli appuntamenti senza necessità di recarsi in struttura.

 

Un impegno condiviso per qualità e innovazione

Questa collaborazione si inserisce in una strategia più ampia dell’IDI IRCCS per migliorare i servizi offerti e rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più digitalizzata. L’IDI IRCCS conferma il proprio impegno verso l’eccellenza e la centralità del paziente, favorendo l’uso di tecnologie innovative per rendere l’assistenza sanitaria più semplice e accessibile.
Prenotare le prestazioni in Tariffa Amica è ora ancora più semplice, grazie alla visibilità e alla praticità offerte dalla piattaforma CupSolidale.
2025-01-14T13:59:19
Nuova Cardio Tac TC FORCE all’IDI: rivoluzione nell’imaging cardiaco
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L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata IDI-IRCCS si è dotato recentemente della nuova TC FORCE Siemens, un’apparecchiatura di ultima generazione che migliora significativamente le capacità diagnostiche e riduce la dose di radiazioni per il paziente. Questa tecnologia avanzata consente di eseguire esami TAC con una minore quantità di mezzo di contrasto, rendendola particolarmente utile negli studi ANGIO TC.

 

Vantaggi della TC FORCE

La nuova TC FORCE permette di eseguire esami su ogni distretto anatomico con valutazione 3D, offrendo indagini di alta qualità e precisione sull’apparato cardiovascolare senza precedenti, in particolare sul cuore e le coronarie (Cardio Tac). Grazie alla sua elevata velocità di acquisizione, questi esami possono essere completati in pochi secondi.

 

 

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Cos’è la TC Cardiaca?

La TC cardiaca (Cardio Tac) è una tecnica di imaging non invasiva che fornisce immagini dettagliate del cuore e delle coronarie. È fondamentale nella diagnosi, gestione e trattamento delle malattie cardiovascolari, offrendo un’alternativa non invasiva alla coronarografia tradizionale. Utilizzando raggi X, la TC cardiaca acquisisce il volume completo del cuore, permettendo ai medici di valutare l’anatomia cardiaca, la funzione e la patologia. Successivamente, il medico radiologo rielabora le immagini sia in 2D che in 3D per una migliore visualizzazione.

 

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Caratteristiche Tecniche della TC Force

Tecnologia a doppia sorgente

Il sistema a doppia sorgente della TC SOMATOM Force utilizza due tubi a raggi X posizionati ad angolo retto tra loro con due detettori contrapposti dotati di una risoluzione spaziale sub-millimetrica. Questo permette di ottenere immagini ad alta risoluzione e di ridurre i tempi di acquisizione.

 

Alta risoluzione temporale

La TC SOMATOM Force offre una risoluzione temporale di 66 msec, unica nel suo genere, fondamentale per l’imaging cardiaco. Questo consente di ovviare agli artefatti da pulsazione legati alla continua pulsatilità cardiaca, fornendo immagini più nitide anche nei pazienti con frequenze cardiache irregolari.

 

Algoritmi avanzati di ricostruzione

Il SOMATOM Force utilizza algoritmi avanzati per ricostruire le immagini dai dati grezzi acquisiti durante la scansione. Questi algoritmi consentono la creazione di immagini ad alta risoluzione, che possono essere visualizzate simultaneamente in 2D e 3D. Inoltre, lo scanner utilizza tecniche di ricostruzione iterativa per ridurre le radiazioni somministrate al paziente, ridurre il rumore e migliorare la chiarezza delle immagini, aumentando ulteriormente l’accuratezza delle interpretazioni diagnostiche.

 

 

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Applicazioni Cliniche della TC Cardiaca

Valutazione della Malattia Arteriosa Coronaria (CAD)

Il principale impiego della TC cardiaca è la rilevazione e la valutazione della malattia ateromasica coronarica. La TC Force può fornire immagini dettagliate delle arterie coronarie, permettendo ai medici di identificare la tipologia della placca coronarica, principalmente se questa è dotata di una componente calcica o non calcica, e di conseguenza più prona a eventuali complicanze evolutive. Contestualmente, lo studio consentirà di fornire un grado percentuale della stenosi coronarica o la sua eventuale occlusione, in modo da identificare un possibile individuo a rischio per un evento ischemico – infartuale.

Valutazione delle anomalie delle arterie coronarie

La TC cardiaca è efficace nel diagnosticare anomalie congenite delle arterie coronarie, che potrebbero non essere rilevate con altre tecniche di imaging. La TC Force è in grado di rilevare variazioni nell’anatomia coronarica, come l’origine o il percorso anomalo delle arterie coronarie, informazioni cruciali per determinare la gestione appropriata di questi pazienti.

Valutazione della funzione e della struttura cardiaca

La TC cardiaca può fornire informazioni importanti sull’anatomia delle camere cardiache e la funzione complessiva del cuore. La TC Force può essere utilizzata per valutare le cavità cardiache e la funzione ventricolare. Inoltre, aiuta a identificare anomalie strutturali, come malattie delle valvole, esiti di infarti del miocardio o difetti cardiaci congeniti, e a valutare l’impatto di queste anomalie sulla funzione cardiaca. Questo studio consente anche di pianificare eventuali procedimenti chirurgici, come le procedure di TAVI, finalizzate alla correzione di tali patologie.

Valutazione di pazienti sottoposti a Intervento di Rivascolarizzazione

La TC cardiaca consente il follow-up dei pazienti in cui sono stati impiantati stent metallici, soprattutto a livello del terzo prossimale e medio delle coronarie, al fine di valutarne la loro effettiva pervietà. Possiamo seguire anche pazienti nei quali il cardiochirurgo ha eseguito un intervento di bypass sia con vena safena che in arteria mammaria.

 

Come si esegue una TC Cardiaca?

Per eseguire questo esame è necessario un digiuno di circa 3-4 ore e un esame ematico della creatininemia per valutare la funzionalità renale e somministrare la minima quantità di mezzo di contrasto per endovena. Durante l’esame, sarà eseguito un ECG del paziente per permettere la sincronizzazione elettrocardiografica tra il battito cardiaco e la TC. Lo studio comprende un’occupazione della sala diagnostica non superiore ai 20 minuti e una scansione 3D del cuore di pochi secondi. Dopo l’esame, non è richiesta alcuna particolare norma di comportamento, fatta eccezione per mantenere una buona idratazione, assumendo un volume di 2 litri d’acqua nei 2-3 giorni successivi.

La TC cardiaca con il TC Force rappresenta una significativa evoluzione tecnologica nel campo dell’imaging cardiovascolare, rendendo questo studio una colonna portante per la cardiologia moderna. Con la sua tecnologia avanzata, la TC Force è uno strumento indispensabile per la diagnosi e il trattamento delle malattie cardiache. Grazie alla sua capacità di fornire immagini chiare e dettagliate, la TC Force è fondamentale nel follow-up di pazienti sottoposti a interventi di rivascolarizzazione con stent o bypass. L’unica reale controindicazione a un esame TC cardiaco con TC FORCE è legata a una grave forma di insufficienza renale (GFR < 30 mL/min/1.73m²).

2024-12-18T09:51:07
L’IDI-IRCCS e l’Ordine di Malta insieme per cure riabilitative d’eccellenza
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Firmata la convenzione tra il Direttore generale per le attività sanitarie dell’Ordine di Malta, Edoardo Bellomo, e il Consigliere Delegato della Fondazione Luigi Maria Monti, Alessandro Zurzolo, presso la Casa dei Cavalieri di Rodi, sede dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta.

L’accordo prevede una collaborazione nell’ambito della riabilitazione post-acuta per garantire una migliore continuità terapeutica-assistenziale ai pazienti ricoverati presso l’IDI-IRCCS di Roma. In particolare, i pazienti sottoposti a interventi di protesica maggiore, re-protesizzazione o chirurgia vertebrale, nonché quelli dimessi dalle unità di Medicina, Geriatria e Neurologia dell’IDI IRCCS, potranno essere ricoverati all’Ospedale San Giovanni Battista. La convenzione assicura il rispetto delle norme e delle linee guida applicabili, nonché della volontà del paziente.

La collaborazione prevede la costituzione di team multidisciplinari per la valutazione e la programmazione del percorso terapeutico dei pazienti che necessitano di prestazioni riabilitative presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata. Per garantire la continuità assistenziale, il personale sanitario delle unità di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’Ospedale San Giovanni Battista, dotato delle competenze necessarie, fornirà i servizi richiesti.

Soddisfazione per la convenzione è stata espressa da Rev.mo Padre Giuseppe Pusceddu, Presidente della Fondazione Luigi Maria Monti, e da Lorenzo Borghese, Presidente dell’Associazione Italiana dell’Ordine di Malta.

Le due istituzioni si impegnano, inoltre, a rafforzare le sinergie in ambito ambulatoriale, cooperando nello sviluppo delle attività cliniche e scientifiche, come nel caso del diabete e delle attività dermatologiche complesse.

L’IDI IRCCS si rende disponibile ad accogliere presso la propria struttura i pazienti dell’Ospedale San Giovanni Battista per interventi di chirurgia ambulatoriale e dermatologica di alto livello. Inoltre, l’IDI IRCCS offre il proprio supporto all’Associazione Italiana negli interventi nazionali e internazionali in caso di calamità pubbliche, con attività svolte dal proprio personale in modalità volontaria.

2024-12-13T16:38:14
18 dicembre: terza raccolta sangue presso l’IDI di Roma
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Nell’ambito della collaborazione tra l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata e AVIS Comunale Roma, il 18 dicembre si terrà la terza raccolta di sangue dalle 7:30 alle 11:30. La raccolta è aperta a tutti, donatori occasionali e periodici.

Per donare è possibile prenotarsi scrivendo a info@avisroma.it, oppure chiamando la segreteria di Avis Roma ai numeri 06 44230134 – 06 4404249.

Tutti i donatori dovranno essere in possesso dei requisiti minimi previsti dal Memorandum dell’Avis: scarica e leggi il memorandum.

2024-12-09T10:19:54
IDI: nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata
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Inaugurato il nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata, una struttura all’avanguardia che consente all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di consolidare il proprio ruolo da protagonista nella cura e nel trattamento delle patologie dermatologiche, grazie all’innovazione tecnologica e alla ricerca.

Il recente avanzamento tecnologico ha integrato lo sviluppo di imaging cutaneo ad altissima risoluzione e ad analisi digitali coniugate con l’intelligenza artificiale. Questo ha permesso lo sviluppo di percorsi ideali per la diagnosi e la gestione delle malattie dermatologiche.

 

L’IDI-IRCCS ha integrato in un unico centro le tecnologie più avanzate coniugate con le competenze specialistiche necessarie per poter garantire al paziente diagnosi rapide, accurate e non invasive delle patologie cutanee. Tra le nuove apparecchiature si annoverano il Vectra WB360 e il LC-OCT, che vanno ad affiancare gli attuali macchinari di Microscopia confocale e di Epiluminescenza.

 

IDI: nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata

 

Il nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata

Il Vectra WB360 è un sistema unico di imaging 3D a corpo intero in alta risoluzione che, con una singola acquisizione di immagini, ricrea tridimensionalmente l’intera superficie corporea. Questo sistema, basato su 92 telecamere coordinate da un software dedicato, trova particolare indicazione nella prevenzione e nell’individuazione precoce dei tumori cutanei, grazie ad un preciso monitoraggio di ogni lesione pigmentata con l’ausilio di sistemi di riconoscimento automatico e di intelligenza artificiale.

 

Il LC-OCT (Line-field Confocal Optical Coherence Tomography) è una tecnica di imaging ottico non invasiva che combina i principi della tomografia a coerenza ottica e della microscopia confocale. Questo strumento genera immagini a risoluzione cellulare della cute in vivo, sia in sezione verticale che orizzontale, permettendo una diagnosi estremamente precisa delle patologie cutanee e in particolare dei tumori epiteliali che rappresentano i tumori più diffusi nel mondo.

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Le nuove apparecchiature permettono un’analisi completa e dettagliata: dal livello più esterno della cute fino ad un’analisi cellulare del tessuto, senza nessun tipo di intervento invasivo o chirurgico.

 

Il Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata diretto dal Dott. Giovanni Di Lella, fa parte di un più ampio piano di innovazione e di sviluppo di tutta la diagnostica per immagini dell’Ospedale, realizzato grazie al significativo e fondamentale supporto della Fondazione Roma

 

Tra le nuove apparecchiature recentemente acquisite, grazie a Fondazione Roma, vi è la TAC Somatom Force di Siemens Healthineers. Si tratta di un sistema radiologico a doppia sorgente concepito per indagare su un ampio spettro di patologie, garantendo prestazioni estremamente elevate in termini di velocità di acquisizione, risoluzione e accuratezza clinica in ambito oncologico e cardiovascolare.

 

IDI: nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata

 

 

“Siamo orgogliosi di poter supportare il Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata dell’IDI-IRCCS con una tecnologia in grado di assicurare un approccio diagnostico integrato e multidisciplinare, volto a valorizzare la centralità del paziente nel suo percorso di cura”, ha dichiarato Roberta Busticchi, Presidente e CEO di Siemens Healthineers Italia.

 

Il Dott. Alessandro Zurzolo, Consigliere Delegato della Fondazione Luigi Maria Monti, ha dichiarato: “Ringraziamo la Fondazione Roma che ci sta supportando nel nostro progetto di sviluppo in cui l’innovazione tecnologica rappresenta un fattore strategico in grado di arricchire il bagaglio di esperienza e competenze professionali dei medici e ricercatori dell’IDI IRCCS.”

 

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“È con grande soddisfazione – dichiara il Presidente della Fondazione Roma, Franco Parasassi – che vediamo concretizzarsi la realizzazione del nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata, frutto di una collaborazione intensa e proficua con l’IDI-IRCCS. L’impegno della Fondazione Roma va oltre il semplice supporto economico: è una visione strategica che punta a valorizzare l’eccellenza della medicina italiana, rendendo disponibili tecnologie d’avanguardia, strumenti che rivoluzionano la diagnosi e il trattamento delle patologie dermatologiche. L’intitolazione del nuovo Padiglione alla Fondazione Roma ci rende particolarmente orgogliosi, soprattutto per la possibilità di poter lasciare un segno tangibile nella storia di questa istituzione”.

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La Dr.ssa Annarita Panebianco, Direttore Sanitario dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, ha sottolineato: “Siamo orgogliosi di inaugurare il nuovo Centro di Diagnostica Dermatologica Avanzata all’IDI IRCCS. Grazie a tecnologie di ultima generazione come il Vectra WB360 e la Microscopia LC-OCT, possiamo offrire diagnosi rapide e precise, migliorando significativamente la qualità delle cure per i nostri pazienti. Queste innovazioni ci permettono di monitorare e trattare le patologie cutanee con una precisione molto elevata, consolidando il ruolo dell’IDI-IRCCS come leader nella dermatologia.”


Il Prof. Paolo Marchetti, Direttore Scientifico dell’IDI-IRCCS ha concluso: “Il valore aggiunto della tecnologia di Imaging oggi presente in IDI rappresenta una potente leva per lo sviluppo delle linee di ricerca volte al miglioramento della pratica clinica”.

2024-12-03T15:41:17
Dermatite Atopica: nuove frontiere nella diagnosi e nella terapia personalizzata
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La dermatite atopica (DA) è una condizione comune nell’infanzia, caratterizzata da esacerbazioni ricorrenti che spesso si risolvono entro l’età scolare. Tuttavia, in una parte dei pazienti, la malattia può persistere o manifestarsi direttamente in età adulta, spesso in forma grave. La DA dell’adulto ha caratteristiche peculiari, con coinvolgimento di regioni cutanee diverse rispetto alle forme infantili, tra cui volto, collo, mani, tronco e superfici estensorie degli arti. La malattia è associata a difetti genetici della barriera cutanea simili a quelli riscontrati in alcune patologie genetiche rare.

L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, IDI-IRCCS di Roma sta svolgendo un ruolo importante nella ricerca avanzata sulla Dermatite Atopica, esplorando nuovi biomarcatori e meccanismi patogenetici. In particolare, l’Unità di Allergologia Molecolare Clinica dell’IDI, guidata dal Dr. Enrico Scala, ha condotto studi innovativi sul ruolo delle Immunoglobuline E (IgE) nella DA, non solo come mediatori delle allergie, ma anche come potenziali promotori di autoimmunità e cronicità della malattia.

La DA è accompagnata da una deregolata risposta immunitaria di tipo 2, caratterizzata da elevati livelli sierici di IgE totali e risposte IgE specifiche verso numerosi allergeni. A ciò si aggiungono attivazioni delle vie immunitarie Th17, Th1 e Th22, che contribuiscono alla definizione di fenotipi morfologici cutanei estremamente eterogenei. 

Nonostante i progressi terapeutici, la gestione della DA grave rappresenta una importante sfida clinica, spingendo i ricercatori a indagare nuovi biomarcatori e meccanismi patogenetici.

La risposta IgE contro autoantigeni rappresenta un tema molto dibattuto non solo nel contesto della dermatite atopica (AD), ma anche di altre condizioni cliniche, quali l’orticaria cronica, l’asma e l’anafilassi. Studi recenti hanno dimostrato la connessione tra sensibilizzazione IgE ad antigeni ambientali e reattività crociata verso autoantigeni omologhi, ipotizzando che la presenza di una autoimmunità IgE mediata sia in grado di aggravare il quadro clinico.

 

Dermatite Atopica: nuove frontiere nella diagnosi e nella terapia personalizzata

 

 

Ruolo delle IgE nella Dermatite Atopica

Le IgE sono elevate nella maggior parte dei pazienti con DA, ma il loro ruolo potrebbe non limitarsi alla sola risposta allergica. Un recente studio condotto da Enrico Scala  ha esplorato le IgE dirette contro allergeni ambientali che abbiano un’elevata omologia strutturale con proteine umane, per cui designate come “human homologous exogenous molecular allergens“ (HEMA). Questa similitudine, descritta come “mimetismo molecolare”, suggerisce che la sensibilizzazione a questi allergeni possa innescare una reattività crociata contro autoantigeni, aggravando la DA. 

L’ipotesi principale dello studio è che la tendenza a produrre una risposta IgE verso autoantigeni indotta da meccanismi di mimetismo molecolare, non sia limitata a poche molecole allergeniche ma rappresenti una caratteristica più ampia del sistema immunitario del paziente affetto da DA. Per verificare questa ipotesi, è stato analizzato il profilo molecolare della sensibilizzazione IgE verso HEMA in una vasta coorte di pazienti con AD e altre malattie atopiche, utilizzando tecniche avanzate di microarray allergenico. Le molecole allergeniche sono state classificate in base alla loro omologia di sequenza con proteine umane. 

Lo studio ha rilevato che la reattività IgE verso HEMA è significativamente più frequente nei pazienti con AD severa rispetto ai controlli. L’analisi delle specificità molecolari ha evidenziato una correlazione tra particolari profili di reattività IgE e specifici fenotipi clinici, come la dermatite testa-collo o la dermatite flessoria. Questo rafforza l’importanza di un approccio diagnostico molecolare nella caratterizzazione clinica della AD.

Il riconoscimento IgE di molecole come la superossido-dismutasi (MnSOD), la ciclofilina (CYP), l’enolasi (ENO) e la Lipocalina puo’ infatti costituire un vero e proprio biomarcatore di severità di malattia, mentre altre molecole, come la parvalbumina, sembrano essere associate a forme in remissione. Questi dati sottolineano un possibile ruolo delle IgE auto-reattive nella patogenesi della DA, anche se rimane da chiarire se questo rappresenti un meccanismo causale o un epifenomeno dell’infiammazione. Nello studio è stato inoltre sviluppato un “Indice di Mimetismo Molecolare IgE” (IgE-MMI), che valuta la reattività ad almeno una delle cinque principali famiglie di HEMA. La presenza di un indice di mimetismo positivo si associava anch’essa con la gravità di malattia e con specifici quadri morfologici cutanei.

 

 

Implicazioni diagnostiche

I risultati dello studio dimostrano che i test diagnostici singleplex non sono in gradi di valutare adeguatamente la presenza di reattività IgE verso gli HEMA nei pazienti con AD severa. L’introduzione di un approccio basato su microarray, che permette di testare contemporaneamente nello stesso paziente centinaia di analiti, integrato dall’utilizzo di un indice di mimetismo molecolare, è in grado di migliorare la precisione diagnostica e guidare strategie terapeutiche personalizzate. Inoltre, l’integrazione dei profili IgE molecolari nei protocolli diagnostici potrebbe aiutare a identificare pazienti maggiormente a rischio di sviluppare risposte autoreattive.

Tuttavia, l’adozione di queste tecniche nella pratica clinica rimane limitata. Le linee guida internazionali non includono ancora la valutazione delle IgE autoimmunitarie nella DA, mentre l’integrazione di approcci molecolari nei protocolli diagnostici potrebbe rivoluzionare la gestione di questa malattia.

 

 

Risposta terapeutica e Dupilumab

La terapia biologica con Dupilumab, anticorpo monoclonale in grado di bloccare la via di segnalazione dell’IL-4/IL-13 cui consegue la deregolata produzione delle IgE, ha rappresenta una terapia estremamente efficace nei pazienti con DA grave. Lo studio ha confermato che Dupilumab riduce i livelli totali di IgE e quelli diretti contro autoantigeni. Tuttavia, la reattività IgE verso alcune molecole come ENO si associano a una risposta terapeutica meno favorevole, mentre altre, come MnSOD, sono correlate a una migliore efficacia del trattamento. Questi risultati suggeriscono che il profilo di sensibilizzazione IgE potrebbe predire l’efficacia o meno del trattamento.

Un fenomeno interessante osservato in alcuni pazienti trattati con Dupilumab è il passaggio da una dermatite atopica generalizzata a manifestazioni psoriasiformi, noto come “flip-flop phenomenon”. Questo evidenzia la complessità delle interazioni tra le vie immunitarie Th2 e Th17 e la necessità di monitorare attentamente i pazienti in trattamento.

 

 

Dermatite Atopica: nuove frontiere nella diagnosi e nella terapia personalizzata

 

 

Prospettive Future

Le evidenze emergenti indicano che le IgE autoreattive rappresentano non solo un epifenomeno, ma un potenziale attore nella patogenesi della DA e di altre malattie atopiche. Sebbene ulteriori studi siano necessari per confermare il loro ruolo causale, i dati attuali suggeriscono che il mimetismo molecolare e l’autoreattività IgE possano essere sfruttati per migliorare la diagnosi e personalizzare le terapie.

Le implicazioni di questi risultati si estendono oltre la DA, aprendo nuove prospettive per l’asma severa, l’orticaria cronica e altre patologie atopiche. L’adozione di un approccio diagnostico molecolare potrebbe rappresentare una pietra miliare nella medicina personalizzata, migliorando la qualità della vita dei pazienti e ottimizzando l’efficacia dei trattamenti.

La comprensione del ruolo delle IgE nella Dermatite Atopica offre una visione innovativa della malattia, spingendo verso un futuro in cui diagnosi e terapia saranno sempre più mirate e basate sul profilo molecolare del singolo paziente.

 

2024-11-20T12:31:31
Vitiligine: open day martedì 26 novembre
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La vitiligine è una malattia cronica della pelle caratterizzata dalla perdita di pigmentazione, che si manifesta con macchie bianche sulla pelle. Sebbene non sia pericolosa per la salute fisica, può influenzare significativamente il benessere psicologico e la qualità della vita dei pazienti.

In occasione della campagna “Vitiligine Week” promossa dalla SIDeMaST, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata IDI-IRCCS aderisce con un open day il 26 novembre.

Per prenotare una visita gratuita il 26 novembre, è possibile chiamare il Numero Verde 800226466, attivo dal lunedì al venerdì (esclusi i giorni festivi) dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18.

Durante questa giornata, saranno offerte visite gratuite per la diagnosi e il trattamento della vitiligine. La campagna prevede una settimana di incontri informativi e gratuiti dal 25 al 30 novembre.

 

Vitiligine: una panoramica sulla patologia cutanea

La vitiligine è causata da una reazione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente i melanociti, le cellule che producono melanina nella pelle. Le cause precise non sono completamente note, ma si ritiene che fattori genetici, autoimmuni e ambientali giochino un ruolo importante. La condizione può colpire persone di tutte le età e etnie, ma è più visibile nelle persone con pelle più scura.

I sintomi principali includono la comparsa di macchie bianche irregolari sulla pelle, spesso in aree esposte al sole come il viso, le mani e le articolazioni. Queste macchie possono variare in dimensioni e forma e tendono a espandersi nel tempo. La vitiligine non è contagiosa, ma può causare disagio emotivo e sociale.

 

Vitiligine: open day martedì 26 novembre

 

 

La diagnosi si basa principalmente sull’osservazione clinica e può essere confermata con l’uso della lampada di Wood, che evidenzia le macchie depigmentate. Non esiste una cura definitiva per la vitiligine, ma ci sono diverse opzioni terapeutiche per ripristinare la pigmentazione della pelle e migliorare l’aspetto estetico delle lesioni.

Tra i trattamenti più comuni ci sono le creme corticosteroidi, la fototerapia con UVB a banda stretta e, in alcuni casi, la chirurgia di trapianto di melanociti. Recentemente, è stata approvata in Europa la prima crema specifica per il trattamento della vitiligine, rappresentando un importante progresso nella gestione della malattia. Inoltre, sono in corso sperimentazioni cliniche su farmaci sistemici che offrono nuove speranze per i pazienti.

 

Impatto Psicologico e Sociale

La vitiligine può avere un impatto significativo sul benessere psicologico dei pazienti, influenzando la loro autostima e la qualità della vita. La stigmatizzazione sociale e i pregiudizi possono creare ulteriori sfide emotive per chi vive con questa condizione. È quindi fondamentale promuovere la consapevolezza pubblica e la comprensione della vitiligine per sfatare miti e ridurre il pregiudizio.

Presso l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI), è possibile accedere a un percorso di cura multidisciplinare che include supporto psicologico e consulenze dermatologiche specialistiche. L’IDI offre anche la possibilità di partecipare a studi clinici e a programmi di ricerca che mirano a sviluppare nuove terapie per la vitiligine.

 

Terapie e prospettive future

La ricerca scientifica sulla patologia è in continua evoluzione, con l’obiettivo di comprendere meglio le cause della malattia e di sviluppare trattamenti più efficaci. Le attuali sperimentazioni cliniche sui farmaci sistemici aprono la strada a nuovi approcci terapeutici che potrebbero rivoluzionare il trattamento della vitiligine nei prossimi anni.

L’IDI è impegnato nella ricerca e nello sviluppo di terapie innovative per la vitiligine, collaborando con istituzioni scientifiche e mediche a livello internazionale. Questi progressi scientifici sono di fondamentale importanza per offrire soluzioni più avanzate e personalizzate ai pazienti, migliorando la loro qualità della vita.

 

2024-11-11T16:16:15
SPA Società Prodotti Antibiotici entra in IDI Farmaceutici
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Si è conclusa negli scorsi giorni a Milano un’importante operazione societaria tra le aziende IDI Farmaceutici S.r.l. e SPA Società Prodotti Antibiotici S.p.A., che vede l’acquisizione di una partecipazione di minoranza di quest’ultima pari al 40% del capitale sociale di IDI Farmaceutici. L’operazione riveste sotto diversi aspetti una grande valenza e si pone nel solco di un rafforzamento e sviluppo del settore farmaceutico, che rappresenta un punto di forza della crescita economica complessiva del paese.

La sinergia tra le due aziende italiane, che hanno una lunga e consolidata storia industriale e di ricerca e sviluppo, potrà portare a significativi risultati in termini di nuovi preparati per la tutela della salute a beneficio dei cittadini pazienti nonché di crescita economica ed occupazionale.

IDI Farmaceutici, che nasce a Roma all’inizio del secolo scorso con laboratori adiacenti all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, è controllata dalla Fondazione Luigi Maria Monti, che gestisce anche l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, il più importante ospedale italiano per la cura delle patologie dermatologiche e di altre discipline, qualificato come IRCCS, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, che rappresenta un’eccellenza nella ricerca e innovazione delle più moderne terapie in campo dermatologico oncologico.

 

SPA Società Prodotti Antibiotici entra in IDI Farmaceutici

 

SPA Società Prodotti Antibiotici, azienda familiare fondata nel 1947 e condotta dalla terza generazione del Fondatore, ha a sua volta una lunga e prestigiosa storia, rappresentando la prima importante società produttrice di penicilline italiane nell’immediato dopoguerra, che ha segnato un grande impulso per il controllo delle patologie infettive. SPA è successivamente cresciuta ampliando le sue aree terapeutiche di competenza alla cardio-metabolica, gastro-enterologia e all’area osteoarticolare.

La partnership tra le due aziende, marchi storici della farmaceutica italiana, porterà sinergie sotto il profilo commerciale e industriale con lo sviluppo di impianti di produzione di ultima generazione e, in collaborazione con l’IDI IRCCS, al cosviluppo di nuove molecole. La visione dell’azienda è di cogliere tutte le opportunità di mercato anche a livello internazionale dando il proprio contributo allo sviluppo in campo farmaceutico e più in generale sanitario.

2024-11-08T13:28:27
All’IDI-IRCCS di Roma al via 6 Progetti PNRR finanziati dall’Unione Europea
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L’IDI-IRCCS di Roma, come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, ha ottenuto finanziamenti significativi per sei progetti di ricerca nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), finanziati dal Ministero della Salute con fondi dell’Unione Europea – NextGenerationEU. L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata è capofila in quattro di questi progetti.

Questi finanziamenti, per un importo complessivo di 6.000.000 di euro, di cui 1.870.000 destinati all’IDI-IRCCS, rappresentano un passo fondamentale per le ricerca medico scientifica. Gli studi si concentrano su linfomi cutanei, melanoma, fibrosi cutanee, 3D Bioprinting in oncologia e vitiligine, e sono cruciali per sviluppare nuove strategie terapeutiche.

 

Progetto sui Linfomi Cutanei a Cellule T (IDI Capofila)

“Linfoma cutaneo a cellule T: nuovi approcci per una migliore gestione del paziente” (PNRR-TR1-2023-12377428), assegnato al Laboratorio di Oncologia Molecolare dell’IDI e coordinato dal Dr. Enrico Scala e dalla Dr.ssa Maria Grazia Narducci. Questo studio mira a individuare alterazioni genetiche nei pazienti con linfomi cutanei a cellule T (CTCL) per sviluppare terapie personalizzate e scoprire nuovi marcatori prognostici.

 

Progetto sull’Inibizione del VEGFR-1 nel Melanoma (IDI Capofila)

Un altro progetto di rilievo è “Inibizione del VEGFR-1 con farmaci biologici innovativi per il trattamento del melanoma” (PNRR-MCNT2-2023-12377670), coordinato dal Dr. Pedro Miguel Lacal Sanjuan e dalla Dr.ssa Cristina Maria Failla. Questo studio si propone di validare farmaci biologici innovativi anti-VEGFR-1 in modelli preclinici di melanoma, migliorando la penetrazione, stabilità ed efficacia delle terapie.

 

Progetto sulla Fibrosi Cutanea (IDI Capofila)

Il progetto “Validazione dell’attività anti-fibrotica del PF-03084014 (nirogacestat) e dell’acido valproico nelle malattie fibrotiche cutanee” (PNRR-MCNT2-2023-12378077), assegnato al Laboratorio di Biologia Molecolare e Cellulare e coordinato dal Dr. Daniele Castiglia e dal Dr. Giovanni Di Zenzo, mira a convalidare l’attività antifibrotica di questi composti in diversi modelli di fibrosi cutanea, ponendo le basi per lo sviluppo di nuovi trattamenti terapeutici.

 

Progetto sul 3D Bioprinting in Oncologia (IDI Capofila)

L’IDI-IRCCS è capofila del progetto “3D Bioprinting come strumento di innovazione terapeutica per l’oncologia di precisione” (PNRR-MCNT2-2023-12378474), coordinato dal Dr. Siavash Rahimi e dal Dr. Luca Fania, con la collaborazione delle Dr.sse Elena Dellambra e Rosa Falcone. Questo studio mira a creare e convalidare modelli 3D biostampati per l’oncologia di precisione, colmando il divario tra ricerca di base e applicazione clinica.

 

Progetto PENCIL sul Melanoma

Il progetto “Approcci diagnostici preventivi e predittivi per il melanoma ad alto rischio: implicazioni per l’ereditarietà e la risposta alla terapia. PENCIL” (PNRR-MCNT2-2023-12378166), assegnato al Laboratorio di Oncologia Molecolare e coordinato dal Dr. Antonio Facchiano, mira a sviluppare nuove tecniche diagnostiche per il melanoma. L’obiettivo è migliorare l’identificazione dei casi di melanoma ereditario e ottimizzare i criteri per l’accesso ai test genetici.

 

Progetto sulla Vitiligine

Infine, il progetto “Interventi mirati sull’attività metabolica della pelle per correggere la depigmentazione nella vitiligine” (PNRR-MCNT2-2023-12377707), coordinato dalla Dr.ssa Barbara Bellei e dalla Dr.ssa Teresa Odorisio, si propone di valutare l’effetto di un farmaco insulino-sensibilizzante nel ristabilire il metabolismo del glucosio e la funzione energetica nei pazienti con vitiligine, migliorando così le terapie disponibili.

2024-10-18T15:02:24
Idrosadenite Suppurativa: convegno all’IDI per approfondire la patologia
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Il 25 ottobre 2024, presso l’Aula Cavalieri dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, IDI-IRCCS di Roma, si terrà il convegno “Raise HS awareness to Unlock Patient journey” (RHiSe UP), un evento dedicato all’approfondimento dell’Idrosadenite Suppurativa (HS). Questo incontro rappresenterà un’importante occasione per medici e specialisti per confrontarsi su una patologia cutanea cronica che, sebbene spesso trascurata, ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti.

 

Cos’è l’Idrosadenite Suppurativa?

L’Idrosadenite Suppurativa è un’infiammazione cronica del follicolo pilifero e delle strutture ad esso connesse, localizzata principalmente in aree corporee ricche di ghiandole apocrine come ascelle, inguine, pieghe mammarie, glutei e area perianale. La malattia si manifesta con noduli infiammatori, ascessi, tunnels e cicatrici, e la sua natura recidivante può portare a gravi conseguenze psicologiche e sociali per i pazienti. L’idrosadenite suppurativa è una patologia complessa che richiede un approccio integrato e multidisciplinare. Il convegno RHiSe UP rappresenta un’importante opportunità per approfondire la conoscenza di questa malattia e migliorare la qualità della vita dei pazienti attraverso una gestione più efficace e coordinata.

 

Idrosadenite Suppurativa: convegno all'IDI per approfondire la patologia

 

L’Importanza di un approccio multidisciplinare e il ruolo dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata

Il convegno RHiSe UP sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare nella gestione dell’HS. Dermatologi, chirurghi, medici di base, psicologi e altri specialisti collaboreranno per discutere le migliori pratiche per una diagnosi precoce e una terapia personalizzata. L’obiettivo è garantire il miglior outcome clinico possibile attraverso una stretta collaborazione tra i diversi professionisti coinvolti. L’Istituto Dermopatico dell’Immacolata mette a disposizione la sua eccellenza nel campo della dermatologia. Durante il convegno, i medici e specialisti dell’IDI condivideranno le loro esperienze e conoscenze sulla gestione dell’idrosadenite suppurativa. Grazie ad un ambulatorio multidisciplinare  dedicato e legato alla ricerca scientifica connessa all’Idrosadenite, l’Istituto Dermopatico dell’Immacolata rappresenta un punto di riferimento per la gestione e la presa in carico dei pazienti affetti da questa patologia.

 

Programma e partecipazione

La partecipazione è riservata a medici chirurghi, biologi, psicologi e farmacisti ospedalieri. Per maggiori dettagli sul programma e per iscriversi, è necessario collegarsi al sito res.summeet.it e seguire le istruzioni per la registrazione. Il corso è accreditato ECM e offre 3 crediti formativi. Per maggiori informazioni scarica il programma (clicca qui).